Il mondo è qui, sempre più consumato, mai rialzatosi realmente e sempre maledettamente peggiore: i forti hanno vinto, la cattiveria domina e i ricchi non piangono mai. Sullo sfondo, un male, incorretto e mai pago, miete vittime da est a ovest e da nord a sud. Noi restiamo a casa, con lo sguardo fermo su ciascun particolare di una quotidianità che, quasi, non riconosciamo più. Soffriamo una sospensione di vita, un vuoto d’aria che rimbalza in noi ogni volta che si prova ad immaginare come e quanto sarà bello dopo, quando tutto sarà finito. Se tutto questo fosse servito a...