Mario Dondero è stato il fotografo intenzionalmente meno lezioso della sua generazione, «troppa estetica uccide la verità» ha affermato più volte, e in virtù di questo ha creato un proprio conio inconfondibile di rara e scarna efficacia dallo stile classico, opponendo proprio il naturale all’artificiale di un’arte per sua natura estetizzante. Come pochi ha saputo rappresentare soprattutto nel suo bianco e nero inimitabile i soggetti che ritraeva con uno stile francescano riducendo al minimo gli effetti del mezzo fotografico, esaltando invece quelli umani ed empatici dell’incontro, perché considerava la fotografia un mezzo per praticare «l’arte dell’avvicinamento» verso gli altri, come...