La prima edizione americana di Conclusive Evidence, l’autobiografia cui Vladimir Nabokov avrebbe poi cambiato il titolo in Speak, Memory, recava come sottotitolo A Memoir. Ricostruendo la storia della propria famiglia, il futuro autore di Lolita si affidava più che altro alle sue sensazioni e presentava al lettore una possibile interpretazione dei fatti fondamentali della propria vita. Una certa analogia con quel testo la ritroviamo nella ricostruzione della memoria familiare e storica del XX secolo fatta dalla poetessa e saggista Marija Stepanova, Memoria della memoria (attenta traduzione di Emanuela Bonacorsi, Bompiani, pp. 460, € 22,00), un’opera polifonica di netto impianto dostoevskiano,...