«In principio era “Marc,O”. In seguito la virgola è risalita e si è fatta apostrofo. Mi ha apostrofato. È un capriccio, e ammetto che non mi dispiace essere vittima di un capriccio. Uno scherzo. Nient’altro che uno scherzo. » Così Marc’O, durante un’intervista-fiume nella primavera del 2017 racconta l’origine di un nome inusualmente composto, in cui una virgola diventata poi apostrofo, rammenta la sua complicità con la banda dei Lettristi nella Parigi degli anni Cinquanta. «All’epoca, tra i Lettristi era ricorrente questo genere di cose. All’improvviso tutti avevano deciso di avere un doppio nome. Il mio cognome è Guillaumin, e sono...