L’intimidazione fascista è stata consumata durante la notte di due giorni fa. Sui citofoni, i cancelli e i portoni di casa di alcuni attivisti sono stati attaccati gli adesivi: «Qui abita un anti-fascista». Sull’immagine era stampato il simbolo del coordinamento civico «Rete Antifascista». La denuncia dell’attacco fascista è partita sui social network, quando le vittime hanno denunciato l’accaduto. «ECCO COSA SUCCEDE quando si lasciano i neofascisti liberi di aprire sedi, fare manifestazioni e presentarsi alle elezioni, lasciando impunite le loro aggressioni squadriste – scrive Alessandro Caiani – Sciogliere subito CasaPound e Forza Nuova. A chi negherà l’esistenza del problema come...