Un via libera sofferto e pieno di compromessi, anche con Fratelli d’Italia. La manovra passa in commissione Bilancio al Senato e arriverà oggi in aula. Dopo più di un mese di stallo, arriva la riscrittura del Superbonus e si sblocca una legge di Bilancio che sale da 30 a circa 32 miliardi

LA VITTORIA POLITICA PIÙ FORTE è certamente quella del M5s che riesce a spuntarla sulle «villette» da ristrutturare senza limiti di reddito. Vengono eliminati la maggior parte dei limiti che il governo aveva immaginato inizialmente al bonus edilizio 110%. Nella formulazione finale, frutto di un lungo negoziato tra maggioranza e governo, il Superbonus viene esteso al 2022 anche sulle case unifamiliari. Cancellando i precedenti riferimenti a tetti Isee, a limitazioni all’abitazione principale e a termini di comunicazione della Cila. Viene inserito un unico vincolo, cioè effettuare il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022. Per i comuni colpiti dagli eventi sismici il Superbonus è prorogato fino a fine 2025.

SI INTESTA INVECE FRATELLI D’ITALIA l’emendamento che risarcisce i proprietari di case occupate abusivamente: è stato istituito ad hoc un Fondo da 10 milioni di euro.

La destra tutta festeggia l’ennesima sanatoria sulle cartelle fiscali: ci saranno 6 mesi di tempo per pagare quelle ricevute nel primo trimestre 2022. Niente tassa di occupazione del suolo per tavolini e gazebo per bar e ristoranti e per gli ambulanti fino a marzo.

Raddoppia poi il bonus mobili (10mila euro) ed è rifinanziato il bonus Tv e decoder, che saranno consegnati a casa agli anziani over 70. Rinnovato anche il bonus per i filtri dell’acqua.

Nel capitolo scuola la novità più rilevante riguarda l’esame di maturità e il rischio Omicron: anche quest’anno basterà un’ordinanza del ministro per adattare il test alle esigenze dettate dal Covid. Arriva la proroga dei contratti del personale Ata e sale a 300 milioni il fondo per la valorizzazione dei docenti. Sempre per tamponare le ricadute della pandemia, arrivano fondi per lo psicologo a scuola.

Salvo invece il terzo settore, marcia indietro del governo sull’Iva da applicare nel mondo dell’associazionismo no profit.

Arrivano anche correzioni al cosiddetto Patent box: l’incentivo passerà dal 90% al 110% ma varrà solo per i brevetti.

BOCCIATO L’EMENDAMENTO sulle delocalizzazioni presentato da Potere al popolo con testo condiviso dal Collettivo della Gkn e con i Giuristi democratici a fine agosto. L’emendamento presentato dal senatore Matteo Mantero prevedeva la «nullità dei licenziamenti» fino «all’approvazione di un piano industriale votato dai lavoratori». Potere al Popolo ha poi protestato con un flash mob a Montecitorio.
Approvata invece la mediazione al ribasso nella maggioranza che non avrà alcun effetto sulle delocalizazzioni in atto. Solo tre mesi di preavviso, un piano per rendere il meno traumatici possibile gli esuberi e sanzioni raddoppiate sui costi dei licenziamenti – fino a 3 mila euro a lavoratore – per chi viola le procedure.

Contro i falsi stage e tirocini la maggioranza ha deciso di rinnovare gli sconti contributivi al 100% per le Pmi che assumono nei primi tre anni e di alzare le multe, fino a 6mila euro, per chi non paga l’indennità prevista per i tirocinanti. Per il solo 2022 arriva anche uno sgravio dello 0,8% dei contributi per chi ha redditi fino a 35mila euro.

Sulle pensioni, allargato anche ai ceramisti l’agevolazione per gli operai edili per anticipare l’uscita dal lavoro tramite Ape Social: la soglia dei contributi che scende da 36 a 32 anni. Resta a 63 anni il requisito dell’età.

RISORSE PER ROMA E NAPOLI. Le grandi città in dissesto riceveranno un contributo di 2,7 miliardi. Potranno però aumentare le tasse per rientrare dal deficit. Per Roma e il Giubileo arrivano 1,5 miliardi dal 2022 al 2026 a cui si aggiungono 2,5 milioni per la gestione commissariale.
Niente più tagli al fondo per le persone con disabilità, incrementato invece di 200 milioni dal 2023 al 2026; 15 milioni nel 2022 a quello per le non autosufficienze e 27 milioni per l’autismo.

Come al solito tantissime le micronorme che centinaia di singoli parlamentari rivendicano. Tante le proposte sotto il milione, fino al record dei micro interventi raggiunto dai 7.000 euro per esentare dal pedaggio autostradale vigili del fuoco, forestale e protezione civile valdostana. Si va dagli 82mila euro per il comune di Verduno per assumere 2 amministrativi ai 600mila euro per i campi sportivi dell’istituto Mennea di Barletta.