A leggere il Corriere della sera è tutto vero. Il capo del Governo Conte pensa di costruire una sorta di «azione parallela» – il premier, che ha dimostrato civettuolamente doti di cultura in un colloquio con Magris pubblicato dalla Lettura, riconoscerebbe certo l’allusione a Musil – per gestire i progetti del Recovery Fund. Sembrerebbe una doviziosa invenzione barocca. In cima c’è la «cabina di regia» con Conte medesimo e i ministri economici Gualtieri e Patuanelli, ma il ministro per gli affari europei, Amendola, sarebbe graziosamente «invitato». Subito sotto una falange di sei manager «con forti competenze», uno per ogni ambito previsto dal piano europeo: digitale...