Con Mbira Roberto Castello sta girando l’Italia e dove arriva scatena feste sul ritmo di canti e percussioni di Marco Zanotti e Zam Moustapha Dembélé. Non è la prima volta che il coreografo di Aldes pone il suo lavoro sul confine di linguaggi e forme, scardinandone anche il genere, con una visione civile e sociale del teatro. Per Mbira si inventa una provocatoria lezione sull’Africa, partendo dalla sua geografia: l’assunto è la nostra ignoranza – di noi occidentali e colonizzatori – in un appiattimento che liquida con un generico aggettivo – africano – etnie, culture, lingue e dialetti dei 54...