La vendita è effettuata al miglior offerente. Questa frase inserita all’interno dell’articolo 36 del dl 113/08 (il cosiddetto «decreto sicurezza») rischia di frantumare tutta l’idea alla base della legge 109/96 sul riutilizzo pubblico e sociale dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. Dopo 23 anni dall’approvazione della legge frutto della petizione popolare sostenuta da un milione di firme, dopo una storia nuova e straordinaria per l’antimafia sociale aperta anche e soprattutto da quelle esperienze di riuso sociale dei beni, quelle sette parole rischiano di demolire i principi del riuso pubblico e sociale. Se i soggetti privati – con diritto di...