Il voto di domenica in Spagna, con il boom del neonato partito indignato Podemos (7,9% e 5 seggi al Parlamento europeo) e il balzo in avanti di Izquierda plural (col 9,9 è la terza forza) ha punito pesantemente il bipartitismo: il Partido popular si è fermato al 26,06%, il Psoe al 23%, 16 punti in meno rispetto al 2009. È il peggiore risultato della storia dei socialisti spagnoli.

La disfatta del maggior partito di opposizione al governo ha costretto il segretario generale, Alfredo Pérez Rubalcaba, a rassegnare le sue dimissioni il prossimo luglio e a cambiare l’agenda. Verrà infatti convocato un congresso straordinario il 19 e il 20 di questo mese e verranno messe in calendario le primarie aperte, inizialmente previste a novembre, dalle quali dovrà uscire il nome del candidato socialista alla Moncloa.