A quattro giorni dal primo turno delle primarie della destra, è sceso in campo come elemento di disturbo Emmanuel Macron: con una messa in scena ben studiata, da un centro di apprendistato di Bobigny, nella banlieue parigina, l’ex ministro dell’Economia del governo Valls ha ufficializzato la propria candidatura alle presidenziali della prossima primavera. Alain Juppé, finora favorito nei sondaggi per ottenere la candidatura dei Républicains su una posizione centrista, ha puntato il dito contro un «cavaliere bianco», che scende nell’arena per scaldare il posto a François Hollande, non ancora candidato. Per Juppé, Macron è una finzione, destinata a cancellarsi di...