«La gente è stufa di “yes man” o “yes woman”. No, io non sono una “yes woman”. Ora, spero che il capo del governo Enda Kenny ascolti la rabbia espressa dagli elettori di tutta l’Irlanda». Lynn Bolan è giovane ed energica. È lei il volto del successo irlandese del Sinn Féin: 17% secondo le prime proiezioni, 6 punti in più rispetto al 2009. Spetta, infatti, a Boylan il primo dei tre seggi della circoscrizione di Dublino, dove ha raccolto il 23,6% (gli unici dati definitivi sono quelli del collegio della capitale). Ecologista e femminista, lavora nella ong Safefood. La sua campagna è stata tra la gente, “porta a porta”, proponendo un’idea diversa d’Europa: non una cinghia che ti stringe fino a togliere il fiato, ma una comunità di persone prima del profitto. Contro le politiche di austerità e le larghe intese, che hanno sancito il crollo del Labour dato al 6% (-8% rispetto al 2009), tuttora al governo con i popolari del Fine Gael, il partito del taoiseach, il capo del governo, Kenny.

Ed è proprio al premier Kenny che il vecchio leader del Sinn Féin, Gerry Adams, si rivolge: «È ora che se ne vada a casa». La popolarità del partito di Adams è radicata tra la working class ma si è ormai estesa anche nella middle-class impoverita dagli anni della crisi. Il successo era in un certo senso previsto, forse in termini anche più larghi ma non si può dire che il risultato sia stato scalfito dal temporaneo arresto di Adams prima delle elezioni. Per il Guardian il sogno del Sinn Féin è ora quello di arrivare al governo su entrambi i lati del confine irlandese, Belfast e Dublino, entro il 2016, il centenario della Rivolta di Pasqua (1916). Il Sinn Féin al Parlamento europeo fa parte del Gue/Ngl, a cui è affiliata la Sinistra europea che al congresso di Madrid ha scelto come candidato presidente della commissione europea Alexi Tsipras. Il leader della sinistra greca ha incontrato a marzo, a Dublino, Gerry Adams. E proprio Tsipras è stato uno dei primi politici europei a chiedere il rilascio di Adams agli inizi di maggio. È molto probabile che a Bruxelles il loro rapporto si saldi ancor di più.