«Siamo stanchi di pagare a causa del taglio dei fondi. Spetta all’Unrwa trovare una soluzione che non lasci senza lavoro tante persone». Fa un caldo terribile a Gaza. Amir Meshal, del sindacato dei lavoratori palestinesi dell’Unrwa, suda copiosamente e si asciuga la fronte mentre risponde alle domande dei giornalisti. Ma ha l’energia per urlare la sua rabbia contro la decisione dell’agenzia dell’Onu – che da quasi 70 anni assiste gli oltre cinque milioni di profughi palestinesi nei Territori occupati, in Libano, in Siria e in Giordania – di tagliare un migliaio di dipendenti con contratti temporanei. APPENA QUALCHE giorno fa...