Sabato scorso, in un tragico incidente stradale in Lombardia, è morta Carmen Blanco Principal. L’artista, spagnola di origine e belga di formazione, si era fatta conoscere sulle scene europee dalla fine degli anni 80, quando giovanissima aveva conosciuto Thierry Salmon, il geniale regista belga (morto dopo pochi anni, e per una tragica coincidenza in un incidente automobilistico) autore di spettacoli indimenticabili, primo tra tutte Le troiane di Euripide recitate in greco antico.

Proprio per quell’esperienza Carmen Blanco diventò l’assistente di lui, lungo le tappe eroiche di una preparazione durata più di un anno, lungo diverse città europee, da Avignone ad Amburgo, prima del debutto avvenuto sul Cretto di Burri a Gibellina nel 1989. Uno spettacolo entrato nella leggenda del teatro: le musiche di Giovanna Marini e la scena di Nunzio, gli abiti pastello di Tobia Ercolino e i movimenti di Monica Klinger, e naturalmente le 35 attrici di diversa provenienza, per creare un unico corpo dolorante e doloroso, sulla tragicità insensata della guerra e sulle sue conseguenze.

La giovane Blanco riuscì a instaurare un rapporto fortissimo con Salmon, che le permise di «governare» quel piccolo esercito femminile, su una scena difficile come la montagna siciliana. Un percorso di esperienza e formazione accanto al regista (con cui continuò a lavorare negli spettacoli successivi) che le permise di continuare «in proprio», dopo la morte di lui, col gruppo a cui diede luogo, sempre al femminile, e sempre con altre reduci dall’esperienza con Salmon. Col nome Furiosas quel gruppo nato in Belgio ha girato l’Europa, e anche l’Italia. Con un teatro intenso e pieno di significati, dove i corpi davano luogo al pensiero.

Una bella esperienza, piena di fascino e intelligenza, nonostante le difficoltà.

Ma nel ricordo prevale ovviamente il ricordo di lei a fianco a Salmon, discreta e concentrata con in suoi grandi occhi sotto la frangetta, pronta a divenire ferrea organizzatrice di un teatro di tanta profondità.