DallaRadio è il programma che questa sera sulle frequenze di Radiodue (ore 21) ricorderà Lucio Dalla a 4 anni dalla morte. E saranno in tanti, dai microfoni della Sala A di via Asiago, a ripercorrere in diretta le sue storie e le sue canzoni, a cominciare dai due conduttori, Vincenzo Mollica e Massimo Cervelli, e poi cantanti, attori, giornalisti, musicisti, e soprattutto avendo a disposizione l’intero archivio radiofonico della Rai. L’idea di scegliere la radio è un bel modo per entrare nell’universo del cantautore bolognese. Prima di tutto perché Lucio amava la radio: secondo lui, la forma di comunicazione più popolare, leggera, facile, misteriosa, quella che meglio assecondava la follia e la libertà delle suo fare musica. Sottotitolo: Vorrei entrare dentro i fili di una radio, primo verso di un brano, Le rondini, che Lina Sastri reciterà in apertura di serata («Vorrei entrare dentro i fili di una radio/E volare sopra i tetti delle città…»).

È la canzone che Dalla ha cantato a Montreux il giorno prima di morire e che Marco Alemanno ha letto in chiesa alla fine del funerale. Due chitarre, quel fischio in apertura, la voce di Lucio che subito decolla, il coro che parla di sogni. Un pezzo che ti fa girare il cielo come le rondini. Dà il senso della leggerezza discreta, della possibilità di arrivare al cuore della gente. Un percorso che troviamo anche in altri brani, da Canzone a Caruso, e che diventerà il filo rosso della trasmissione di questa sera.

Si parlerà anche di come la radio ha accompagnato le sue canzoni e la sua carriera. Ecco allora riemergere dagli anni Settanta un brano folgorante, Com’è profondo il mare, che alla radio c’è stato a lungo, con il suo ritmo inesorabile, liquido, cantilenante… Ne Parlano Guccini, Aldo Cazzullo, lo ricanta Federico Zampaglione. E ancora La sera dei miracoli, rifatta da Gaetano Curreri insieme alla tromba di Paolo Fresu. Naturalmente ci sarà Ron, collaboratore di Lucio per una vita, e Veltroni a raccontarci come la canzoni di Lucio diventano storie popolari.

E ancora due attrici con due canzoni diversissime tra loro: Lina Sastri con Piazza grande e Monica Guerritore con Quale allegria. Tra le perle dell’archivio radiofonico, un duetto tra Lucio Dalla e Fellini che parlano della musica (da «Studio 2» del 25 ottobre 1990), con il regista riminese che descrive Dalla come un corsaro salgariano che cannoneggia dal palco, e poi confessa che, se potesse scegliere, prima di morire, sceglierebbe i versi di una canzonetta, come senso di tutta la vita.