Il rapper e attivista luso-angolano Luaty Beirão ha interrotto dopo 36 giorni lo sciopero della fame che aveva iniziato per attirare l’attenzione sul suo caso all’indomani della scadenza dei termini di carcerazione preventiva per lui e altre 14 persone accusate di voler organizzare un’insurrezione e un attentato contro il presidente angolano José Eduardo dos Santos.

Beirão, 33 anni, conosciuto anche con il nome d’arte Ikonoklasta, è in carcere dal 20 giugno scorso e negli ultimi giorni era stato ricoverato in una clinica in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni. La decisione di sospendere la protesta l’ha comunicata ai suoi compagni di detenzione attraverso una lettera nella quale afferma che l’obiettivo di «far cadere la maschera del regime angolano» è stato raggiunto. «Molte cose sono cambiate in questi 36 giorni», scrive Beirão, anche se è rimasta «senza risposta la mia richiesta di affrontare il giudizio in stato di libertà come previsto dalla legge».

Pressato dagli attivisti per i diritti civili e dalla famiglia, Beirão ha accettato d fermare il suo sciopero della fame «nella speranza che i responsabili del nostro paese fermino il loro sciopero umanitario e di giustizia».