La British Airways, in linea con la politica di Londra di appoggio incondizionato alla monarchia del Bahrain, ha impedito ieri l’imbarco per Manama alla giovane attivista Maryam Al Khawaja, alla Segretaria generale di Amnesty, Agnes Callamard, e ad altri tre difensori dei diritti umani. La delegazione intendeva accompagnare Maryam al Khawaja, con doppia cittadinanza danese e bahrainita, nel viaggio di ritorno al suo paese di origine volto a spostare i riflettori sulle dure condizioni di vita in carcere del padre Abdelhadi Al Khawaja, noto attivista dei diritti umani ammalato da tempo, e di altre centinaia di prigionieri politici protagonisti di un lungo sciopero della fame nelle carceri di re Hamad bin Isa Al Khalifa. Forte del sostegno occidentale per la sua ostilità nei confronti dell’Iran e per aver normalizzato le relazioni con Israele – il Bahrain ha appena firmato un altro accordo di difesa con il Segretario di stato Usa Blinken –, la monarchia Al Khalifa ha chiesto alla Gran Bretagna di fermare alla partenza l’attivista, evitando così di doverla arrestare al suo arrivo con pesanti riflessi per la sua immagine. Il Bahrain, un minuscolo arcipelago nel mezzo del Golfo, è accusato da anni di violare diritti politici e umani e di discriminare la maggioranza della popolazione di fede sciita.

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