I numeri per capire la sfida per le elezioni lombarde sono tre: sette, due, uno. Sette sono i candidati alla presidenza della Regione: Angela De Rosa, unica donna, è candidata per i fascisti de terzo millennio di Casapound, e già questa è un’anomalia, che una formazione dichiaratamente neofascista possa candidarsi alle elezioni. C’è Giulio Arrighini, di Grande Nord, un partitino formato dagli esuli della Lega non più Nord, con ancora il sogno, cancellato dalla svolta nazionalista salviniana, di una regione autonoma e indipendente e una previsione di risultato da prefisso telefonico. Poi ci sono i due candidati di sinistra: Onorio...