«Son tutte belle le mamme del mondo…» cantava Claudio Villa negli anni ’50 intendendo quanto l’essere madre fosse l’esperienza più bella e appagante per una donna, resa dolorosa solo dall’inevitabile distacco del figlio. Oggi, a quasi settant’anni, quel ritornello andrebbe inteso in tutt’altro modo, attribuendogli il significato di tutte le forme di maternità possibili, di genitorialità alternative e contemporanee, a volte irriverenti e fuori dagli schemi prestabiliti, comprese le scelte di non maternità. È sempre più evidente quanto in questi tempi il termine madre, e più in generale genitore, sia il risultato di un percorso più complesso e consapevole, fatto...