Per realizzare il suo sogno Loie Fuller ha attraversato l’oceano in direzione opposta rispetto a buona parte dei suoi contemporanei nella seconda metà dell’Ottocento: dalle strade di New York si è diretta verso la vecchia Europa e le luci della ribalta delle Folies Bergère e poi dell’Opéra di Parigi. La sua storia di ballerina autodidatta è raccontata da Io danzerò di Stephanie Di Giusto, in cui la interpreta la musicista e attrice Soko.

Nel dare forma alla passione che consumava Loie, quella per il ballo di cui è stata innovatrice da un punto di vista scenografico, il film scorre rapido e sconnesso sulla parte della sua esperienza ambientata nei vaudeville e nei teatri di second’ordine newyorchesi – dove mette a punto il gusto scenico della sua danza – per concentrarsi sul suo incontro con la debuttante che con la sua fiamma avrebbe in futuro oscurato quasi tutte le sue contemporanee: Isadora Duncan (Lily-Rose Depp). Rappresentata qui, in funzione del personaggio di Fuller che la lanciò, come una lolita manipolatrice memore con poca originalità della Anne Baxter di Eva contro Eva.