«Lo spazio è importante, non solo perché funziona come una traccia di noi Ma soprattutto è importante perché accoglie la pesantezza caratteristica dei corpi. Noi crediamo di legarci a relazioni, sentimenti, persone; ma siamo molto più legati ai luoghi e agli oggetti che hanno accolto noi». È una vera e propria dichiarazione di intenti quella che Daniele Petruccioli enuncia nella seconda metà del suo romanzo d’esordio Casa delle madri, per Terrarossa Edizioni (pp. 292, euro 16). È UNA VISIONE ribadita anche nei titoli delle diverse sezioni del testo, che sempre rimandano alla centralità della casa. All’interno dei diversi spazi abitativi...