Mica facile capire qual è l’interpretazione «giusta» di Transición II di Mauricio Kagel. Anzi, l’interpretazione «giusta» non esiste, non può esistere. Intanto perché di nessun testo musicale esiste un’interpretazione «giusta», checché ne pensino i filologi accaniti. E poi per il semplice fatto che la partitura – per pianoforte, percussioni e due nastri magnetici, scritta nel 1959 – consiste in parecchi fogli di istruzioni dove, per esempio, si dice «questo è un do, puoi suonarlo puoi non suonarlo puoi picchiare la mano su una parte qualsiasi dello strumento». Insomma si tratta di indicazioni per l’improvvisazione o composizione istantanea. Tutte le versioni...