Il titolo originale della Ragazza d’autunno è «Dilda» che letteralmente in russo vuol dire spilungona. Si tratta d’una parola infantile con la quale i bulli irridono una ragazza troppo grande e quindi impacciata nei propri movimenti. Il termine s’adatta come un guanto al personaggio principale del film, Iya, che sorpassa tutti d’una spanna. E che ha l’aria sempre tra le nuvole. Resta un titolo curioso per un film serissimo nel tema, nel momento storico che descrive e nel tono scelto per farlo: il male assoluto e l’impossibilità d’esser felici, dentro la cornice dell’immediato dopoguerra sovietico, dipinto con i colori non...