Con la scomparsa di Peter Liechti, il mondo del cinema e dell’arte contemporanea piange l’autore di quella che la Neue Zürcher Zeitung ha definito l’opera cinematografica elvetica più significativa degli ultimi vent’anni. Nato a San Gallo l’8 gennaio del 1951, Liechti ha attraversato il cinema svizzero con determinazione e originalità, muovendosi lungo sentieri di frontiera, lì dove l’immagine in movimento s’intrecciava con la musica, la performance e la sperimentazione. La definizione di documentarista stava molto stretta a Liechti. Testardo creatore di forme originali, spietato nella messa in scena dei suoi limiti e sempre teso a saggiare le curvature del dispositivo...