La squadra di Virginia Raggi conta due nuovi assessori. Scossa dallo scontro tra la sindaca e l’assessore al bilancio Andrea Mazzillo, che nasconde il confronto tra l’asse Genova-Milano di Grillo e Casaleggio e quello «romano» del pezzo del M5S che sostiene Mazzillo, la giunta si allarga. Le new entries sono Margherita Gatta, che diventa assessora ai lavori pubblici, e Rosalba Castiglione, che riceve le deleghe al patrimonio e alle politiche abitative. «Entrano a far parte della nostra squadra due professioniste di grande esperienza che sono sicura daranno un contributo importante in due settori strategici e delicati», commenta Raggi. Della nomina di Gatta già si era saputo qualche giorno fa. Si tratta di una attivista grillina che si era candidata al municipio V ottenendo 73 preferenze. Da qualche mese era entrata a far parte dello staff dell’assessorato all’urbanistica di Luca Montuori. Le sue prime dichiarazioni non lasciano intravedere un disegno di grande respiro, piuttosto pare concentrata sulla gestione dell’ordinaria amministrazione: «La priorità è la manutenzione delle strade. Le risorse ci sono e diversi cantieri sono già partiti» dice Gatta, che nei giorni scorsi è stata presa di mira per l’adesione a campagne cospirazioniste e di cosiddetta «medicina alternativa» che costituiscono il pezzo forte del grillino medio immaginario.

E poi c’è Rosalba Castiglione, siciliana di Caltanissetta. Ha presentato un curriculum che vanta attività di consulenza legale a società di real estate e il supporto ad attività di valorizzazione di «patrimoni immobiliari». In una città che ha sete di spazi pubblici bisognerà vedere come e quanto questi trascorsi peseranno. Le sue deleghe incrociano due questioni pesanti, che impattano coi movimenti sociali romani. Da una parte c’è la gestione del patrimonio, che ha a che fare anche con la ridefinizione del regolamento sull’assegnazione di decine di spazi ad associazioni e centri sociali a rischio sgombero causa delibera della precedente amministrazione e attivismo della Corte dei conti. Dall’altra quello delle case. È praticamente dall’insediamento dell’amministrazione del M5S, che i movimenti per la casa chiedono che esista un’assessore ad hoc. Per mesi, la partita delicatissima ed incandescente è stata «spacchettata» tra il patrimonio e l’assistenza sociale. Esiste una delibera regionale allo scopo, ci sono milioni di euro disponibili, spazi da utilizzare e un patrimonio immobiliare comunale enorme . Ma tutto è fermo da tempo. «Sono davvero orgogliosa di questo incarico conferitomi dalla sindaca Virginia Raggi – dichiara Castiglione – I settori di cui mi occuperò sono stati abbandonati da decenni da una politica irresponsabile che ha causato scandali come quello di affittopoli e vere e proprie emergenze sociali. Metteremo ordine, valorizzando da una parte il patrimonio immobiliare di Roma Capitale che deve rappresentare una risorsa e non più uno spreco e dall’altra mettendo in campo un piano per dare risposte ai tanti cittadini che hanno diritto alla casa».

Il difficile compromesso tra Raggi e Mazzillo è un vero e proprio stress test del grillismo romano: fino a che punto la sindaca può tirare la corda? Davvero un assessore considerato 5 Stelle doc può essere fatto fuori in nome del rapporto con Casaleggio? Le ultime notizie indicano pollice verso per Mazzillo: l’assessore al bilancio sarebbe ormai in rottura, senza più la fiducia di Raggi, impegnato a chiudere il rendiconto ma con un piede fuori dal Campidoglio. E per l’ennesima volta si apre la caccia al sostituto.