Una forte esplosione seguita da una colonna di fumo visibile da molta distanza si è sentita ieri pomeriggio verso le due intorno alla raffineria Eni di Stagno, al confine con la zona industriale di Livorno. . Secondo alcune testimonianze ci sarebbero state tre esplosioni. Per precauzione la protezione ivile ha invitato i cittadini a tenere le finestre chiuse, mentre il sindaco della città, Luca Salvetti, si è recato sul luogo dell’incidente: «Ho parlato con il direttore dello stabilimento e al momento non risultano persone coinvolte nell’incendio di un impianto di manutenzione», ha detto al termine del sopralluogo.

L’assenza di vittime è stata confermata anche dai vigili del fuoco una volta domato l’incendio che ha riguardato l’area degli impianti lubrificanti, parte dei quali era erano fermi per manutenzione ordinaria. Ancora da stabilire le cause dell’incendio, mentre in una nota Eni ha reso noto di aver informato gli enti del territorio di quanto accaduto.

«Il monitoraggio della sala operativa della Protezione civile regionale resta costante e le nostre strutture rimangono in contatto con tutti gli organismi e le autorità competenti», ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Per i senatori del M5S della commissione Ambiente quanto accaduto ieri ricorda «quello occorso lo scorso maggio, protagonista sempre la stessa raffineria, e che ha visto coinvolto un operaio colpito da una lastra di metallo. Dobbiamo prestare la massima attenzione su questi avvenimenti che non devono essere sottovalutati».