Rare reliquie dal Giappone degli anni ’90 giungono infine restaurate in occidente, dove non erano mai giunte almeno in maniera ufficiale nella forma originale. Assecondando un desiderio pluriennale del pubblico che ha alimentato il mito di Live A Live, Square-Enix ha realizzato un remake di quest’opera così unica e sperimentale nel panorama dei giochi di ruolo giapponesi del secolo scorso, proponendolo globalmente su Nintendo Switch e utilizzando la suggestiva tecnologia detta «hd-2d», la stessa già usata per Octopath Traveler e Triangle Strategy, un ibrido ispirato tra passato e presente dell’immagine elettronica.

Raccolta di novelle interattive con cornice, Live A Live racconta la storia di sette personaggi durante l’era diversa della loro esistenza, trasportandoci quindi nel corso del tempo; una volta completate le storie si sbloccano due capitoli conclusivi. Con il cavernicolo Pogo viaggeremo per la preistoria dell’umanità in una curiosa avventura a base di versi gutturali; con il maestro di arti marziale Sifu addestreremo un successore nell’antica Cina; saremo il ninja Oboromaru nell’infiltrazione di un castello durante il crepuscolo dell’epoca Edo; vagheremo nel selvaggio west nei panni consunti del pistolero Sundown Kid; combatteremo un sorta di torneo di lotta nei giorni presenti per rendere Masaru il più forte del mondo; utilizzeremo i poteri psichici di Akira nel futuro prossimo e saremo un piccolo robot su un’astronave durante quello remoto. Sul resto conviene alimentare il necessario mistero. Ogni capitolo del gioco, dalla durata più o meno concisa, rimanda al cinema quasi citando la Guerra del Fuoco, Akira, Alien, il «wuxia» o i western di Sergio Leone, proponendo così un’affascinante varietà di stili e registri alla quale contribuisce la colonna sonora della compositrice Yoko Shimomura, successivamente autrice della musiche di Kingdom Hearts, Mario & Luigi Superstar Saga, Final Fantasy XV. I combattimenti sono a turni ma esposti in una forma originale che coinvolge lo spazio e il tempo di spostamento su di questo in maniera strategica. Sebbene fondati sulle stesse dinamiche, non tutti i capitoli sono orientati verso il combattimento: quello del ninja si può completare tutto restando celati (davvero difficile, persino noioso) e durante le imprese del robot si tende soprattutto ad esplorare.

Ideato da Takashi Tonkita che sceneggiò e diresse opere fondamentali e rivoluzionarie come Final Fantasy IV, Chrono Trigger e Parasite Eve, Live A Live non è uno di quei giochi di ruolo giapponesi dall’estensione colossale, si completa anzi in poco più di una ventina di ore, ma la sua densità lo trasforma in un’esperienza che appare più longeva di quello che è in realtà.

Ancora oggi assai originale e non minato dall’obsolescenza, Live A Live è un’esperienza appagante e curiosa con una fase finale che colloca le sette novelle in una dimensione ampia e universale, giustificando ed esaltando la struttura episodica di questo videogame.