La disparità di genere, come il diavolo, si vede nei dettagli. Uno di questi è il trattamento fiscale riservato agli assorbenti femminili: l’Iva al 22%, al pari di quella applicata ai beni di lusso. Ma i cambiamenti sono già in atto. Ieri si è tenuta a Roma una conferenza promossa da Coop Italia, Onde Rosa, Tocca a noi e Change.org, per informare e sensibilizzare sull’accessibilità economica dei prodotti sanitari femminili. Ma anche per celebrare un risultato importante che arriva dopo mesi di campagna “Stop tampon tax”: nella Legge di bilancio 2022 infatti è stato inserito l’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti, si passa dal 22 al 10%.

Ora bisogna aspettare che il parlamento approvi, come ha ricordato la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, intervenuta al convegno: «Si tratta di un passaggio culturale straordinario – ha sottolineato – affrontare i temi legati al corpo femminile è stato per lungo tempo un tabù. Ma il cammino verso la parità di genere è ancora lungo».

L’arrivo della ministra Bonetta al convegno sulla Tampon tax.

L’evento ha chiamato a raccolta nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato, esponenti del mondo della politica, dei media, dell’attivismo e dell’impresa. Sinergia di mondi differenti che riflette lo spirito della mobilitazione. «Volevamo sostenere un progetto concreto, che avesse un impatto sulla vita quotidiana delle persone, abbiamo saputo che le ragazze di Onde Rosa erano già attive in questa battaglia e ne è nata un’alleanza che si è man mano estesa ad altre realtà» spiega Maura Latini, amministratrice delegata di Coop Italia. Change.org, ad esempio, una piattaforma per le campagne sociali, ha sostenuto il progetto promuovendo una petizione per l’Iva sugli assorbenti al 4% che con 650mila sottoscrizioni, è diventata tra le più firmate della storia del sito. Alla rete si sono intrecciate le piazze.

Oltre 50 comuni italiani hanno costituito le tappe del Tampon Tax tour, organizzato dalla rete «Tocca a noi», che durante l’estate ha portato informazione e consapevolezza nei territori. Quello del 10% è un primo passo, necessario ma non sufficiente, è questo il messaggio che accomuna i vari interventi durante l’incontro romano. «Per noi è un inizio, la riduzione della tassa al 10% rappresenta una presa di coscienza, ma non la conclusione di questo percorso» afferma Martina Gammella di Onde Rosa. L’obiettivo dichiarato della mobilitazione infatti è l’Iva 4%, la stessa che viene applicata in Italia ai beni di prima necessità. La richiesta è realistica e in linea con le politiche di molti paesi europei. In Francia gli assorbenti sono tassati del 5,5%. Nel Regno Unito al 5%, in Spagna al 4%, in Irlanda sono privi di tassazione.