In un periodo di forte siccità dovuto ai cambiamenti climatici, l’Italia continua a perdere acqua come se non ci fosse un domani. Lo dicono i dati del «Blue Book 2024» promosso da Utilitalia e del «Libro bianco 2024 Valore Acqua per l’Italia» di The European House-Ambrosetti: nel 2022 la perdita di «oro blu» consumabile corrisponde alla quantità consumata in un anno da 14 milioni persone (la stessa che potrebbe servire per la produzione di 82 mila imprese manifatturiere).

«L’adozione di strategie volte all’efficienza nell’uso di questa risorsa è una priorità – ha commentato Valerio De Molli di TEH Ambrosetti – è importante modernizzare e rendere efficienti le nostre infrastrutture idriche, come dighe e piccoli invasi, per ottimizzare la raccolta e lo stoccaggio dell’acqua e affrontare la sfida rappresentata dal trattamento degli oltre 1,5 milioni di tonnellate di fanghi di depurazione oggi non valorizzati, ma deve esserci la partecipazione attiva dei cittadini».

Perché, «in Italia si prelevano mediamente 156,5 m3 di acqua per abitante all’anno a fini potabili, il terzo valore più alto nell’Ue».