Le forze impegnate nelle indagini sulla strage di San Bernardino – mentre esplode la polemica sul fatto che la casa degli assalitari sarebbe riamsta inspiegabilmente non sigillata e alla mercé di giornalisti ma anche di ogni possibile manipolazione – avrebbero trovato un legame tra la sparatoria e l’Isis. Secondo quanto riferisce la Cnn, che cita fonti investigative, Tashfeen Malik avrebbe scritto un post su Facebook in cui ha espresso sostegno al leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi.

L’Isis dunque rivendica. Lo riferisce al Arabiya. La rivendicazione è giunta con un comunicato ufficiale attraverso Aamaq, il network di propaganda dello Stato islamico, nel quale si affermerebbe che «due sostenitori» dell’Isis hanno compiuto la strage. L’attacco, si afferma, «è arrivato dopo la dichiarazione degli americani che gli Usa non erano a rischio di attentati terroristici», e dopo i «sanguinosi attacchi» a Parigi e a Tunisi.

Gli inquirenti indagano sulla veridicità delle fonti.

In particolare, nel giorno dell’attacco nell’Inland Regional Center, il centro per disabili di San Bernardino, in California, Tashfeen Malik, moglie di Syed Farook, con cui ha massacrato a colpi di fucile d’assalto 14 persone prima che la coppia fosse rintracciata e abbattuta dalla polizia, avrebbe lasciato su Facebook una sorta di testamento-rivendicazione: un messaggio pro-Is in cui dichiarava fedeltà al «califfo» Abu Bakr al-Baghdadi. Lo riferiscono fonti investigative – anonime però – alla Cnn. La donna, 27enne di origine pakistana, avrebbe scritto il post «con un account diverso dal proprio». Non è molto chiaro. Secondo le fonti, l’attacco a San Bernardino sembrerebbe quindi essere ispirato, ma non diretto, dallo Stato Islamico.

Gli investigatori dell’Fbi starebbero cercando di capire se sia stata Tashfeen Malik a radicalizzare suo marito e a convincerlo a commettere la strage, sostiene Nbc che cita fonti della polizia. Che la strage fosse pianificata lo dimostrerebbe l’arsenale di armi e munizioni trovate nell’appartamento della coppia, oltre a un manuale di istruzioni di Al Qaeda per costruire ordigni e i primi dati che l’Fbi ha estratto dai computer e dai cellulari.

Intanto, mentre si avviano veglie in memoria delle vittime in tutti gli Stati uniti, il Senato americano ha bocciato tre emendamenti che avrebbero rafforzato i controlli sulle armi negli Usa. Un emendamento riguardava i controlli su malati di mente, un altro ampliava i controlli su show sulle armi e vendite online. Il dibattito sulle armi si è riaperto. La rivendicazione dell’Isis, vera o falsa che sia, farà retrocedere ogni sforzo di Obama.