Tutta colpa di Fabio Massimo il Temporeggiatore che rimandando e rinviando fregò Annibale con tutti gli elefanti, se la tendenza a scappare davanti ai problemi è ancora oggi coltivata nel Belpaese quale somma virtù nazionale. Campione in carica di cotanta snervate disciplina è oggi Giuseppi Conte: MES sì, MES no? chi vivrà vedrà; revoca ai Benetton di Autostrade? forse sì, forse no; cassa integrazione anche alle aziende che non gli serve? prorogata; fine del blocco dei licenziamenti pure per chi tiene le saracinesche abbassate? poi vediamo; Alitalia? non c’è fretta… E se il Parlamento non fosse d’accordo? Con la proroga della fase emergenziale, Giuseppi rinvia le votazioni a babbo morto. Altro che quello spaccone di Matteo Salvini che voleva tutto e subito, Giuseppi non è tipo da rodomontate, lui zitto zitto cacchio cacchio, ti tira a campare a botta di decreti della Presidenza del Consiglio. Ma ancor più che agli antichi romani, nel suo machiavellico navigare a vista, l’avvocato del popolo guarda soprattutto ai vecchi democristiani, quelli che fingendo di non decidere mai intercettarono per trent’anni gli umori della maggioranza pantofolaia. Riuscirà il nostro eroe, col suo continuo rimandare, a ritrovare la maggioranza silenziosa apparentemente scomparsa? La risposta non può che essere rinviata. Nell’attesa, l’avvocato del popolo fa il piacione a sorpresa un po’ dove capita, pure nelle popolari arene gratuite dei ragazzi del Cinema America. Voglio allora ricordargli una scena di «Chinatown»di PolanskI, con Jack Nicholson che fa l’investigatore e all’inizio del film racconta questa barzelletta: «Un tipo dice all’amico, sai, con mia moglie a letto le cose non vanno più tanto bene… allora l’amico gli da un consiglio: e tu fai come i cinesi… come fanno i cinesi? be’, loro iniziano a scopare un pochino poi si fermano e vanno in cucina a farsi un sandwich, tornano, scopano un altro pochino, poi si rifermano e vanno a portare la spazzatura fuori, scopano un altro pochino, poi vanno a dare il latte al gatto e così via. Allora il tipo torna a casa e inizia a scopare un pochino, poi si ferma e va a farsi un sandwich, torna, scopa un altro pochino, si riferma e va a portare la spazzatura fuori, scopa un altro pochino poi va a dare un po’ di latte al gatto… finché lei sbotta: oh! ma la pianti di scopare come un fottuto cinese!? »
Giusto per dire, Caro Leader, che a furia di non prendere mai il toro per le corna, finisce che le corna te le becchi tu.
Dai tuoi soci del governo.