Sul ponte di Al Zaitoon sventola uno striscione. È dedicato ad Ahmed, 21 anni e una colpa: quella di essersi inginocchiato ad aiutare uno dei ragazzi feriti durante una manifestazione pacifica nelle piazze di Nassiriya. Qualche fiore, una candela, una bandiera irachena: sullo sfondo, l’Eufrate. E SOTTO IL PONTE, tra le mura che corrono lungo il centro della città e i piloni che sorreggono la struttura, centinaia di ragazzi fanno street art. Dipingono bandiere, motti che inneggiano alla pace – «I have a dream», si legge su un muro – e poi cuori, volti di altri ragazzi che come loro...