I prodotti apiari sono molteplici e da tutti l’uomo trae beneficio. La pappa reale è una sostanza prodotta dalle api nutrici mescolando il polline con particolari secrezioni ghiandolari. E’ una sostanza incredibilmente vitaminica e proteica che costituisce l’unico alimento dell’ape regina, che in questo modo può rimanere in vita molto più a lungo, fino a 5 anni, mentre tutte le altre api, che si nutrono di pappa reale solo nei primi 3 giorni, vivono al massimo 90 giorni.

La potenza di questo alimento consente all’ape regina di deporre fino a 10 mila uova al giorno. Per l’uomo diventa un ottimo ricostituente, adatto per soggetti debilitati o sotto stress, di supporto alla memoria, all’umore e all’appetito.

Il polline sono le cellule sessuali maschili del fiore, lavorate ed amalgamate dalle api in piccole palline con cui vengono nutrite le larve e le giovani api. Contiene sostanze antinfiammatorie, soprattutto per la prostata, ed è indicato come ricostituente e rinfrescante in caso di stanchezza, stress, inappetenza.
La propoli è una sostanza appiccicosa che viene spalmata dalle api all’interno ed all’esterno dell’alveare per proteggerlo dai parassiti: prodotta mescolando le secrezioni resinose delle gemme degli alberi con degli enzimi, è nota per la sua massiccia azione antibatterica, ma è anche antiossidante, vasoprotettiva ed immunostimolante.

La cera d’api è il materiale di cui sono costituite le cellette dell’alveare. Viene prodotta dallo stomaco delle api ed è principalmente commercializzata per la creazione di candele ma la si ritrova anche nelle vernici, nei lucidanti e nei cosmetici. Meno note le sue proprietà terapeutiche come antireumatico e cicatrizzante.
Delle api è benefico anche il veleno, che viene somministrato per alleviare dolori muscolari, per ridurre infiammazione, per problemi d’artrite e per diminuire le sintomatologie di malattie degenerative. L’insieme di questi prodotti fornisce un vero e proprio metodo di cura alternativa. Dal miele si possono poi ottenere il cosiddetto vino di miele o idromele, probabilmente la più antica bevanda alcolica, più del vino e della birra, e tramite distillazione anche l’acquavite di miele.

Dalla fermentazione alcolica del miele si produce l’aceto di miele: dopo una lavorazione che dura anche un anno e che fornisce un condimento per verdure, carni, cibi agrodolci e, se mescolato all’acqua diventa una bevanda dissetante.