L’inascoltabile De Luca terrorizza il Pd
Le offese sono di martedì sera, quando su La7 si è presentato il vero Vincenzo De Luca, distinguibile da Crozza – l’imitatore che lo ha reso famoso – per lo […]
Le offese sono di martedì sera, quando su La7 si è presentato il vero Vincenzo De Luca, distinguibile da Crozza – l’imitatore che lo ha reso famoso – per lo […]
Le offese sono di martedì sera, quando su La7 si è presentato il vero Vincenzo De Luca, distinguibile da Crozza – l’imitatore che lo ha reso famoso – per lo squallore delle battute. Ce l’aveva, il presidente della Campania ospitato da Gruber a Otto e mezzo, ancora una volta con la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. Che il giorno prima delle elezioni regionali aveva deciso di rispettare il regolamento della commissione e aveva diffuso, malgrado la contrarietà di quasi tutti i partiti che quel regolamento avevano firmato, la lista dei candidati nei guai con la giustizia. I cosiddetti «impresentabili». De Luca c’era, incluso per un processo a suo carico per concussione aggravata, ancora in corso perché il candidato governatore ha rinunciato alla prescrizione. «L’ho querelata, ha confermato martedì in tv De Luca. E poi «La signora Rosaria Bindi è lei un impresentabile da tutti i punti di vista».
Le reazioni hanno cominciato ad arrivare solo ieri in tarda mattinata. La prima la prodiana del Pd Sandra Zampa: «La mia solidarietà, il mio affetto e la mia stima a Rosy Bindi nei cui confronti ieri sera Vincenzo De Luca ha rivolto parole offensive e gravi». Poi critiche a De Luca da Sel, Cinque stelle, dall’ex presidente (sconfitto) della Campania Caldoro, da rappresentanti dei partiti di destra. E una frase del vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, richiesta dalle agenzie di stampa in parlamento: «Al netto delle valutazioni politiche sulla vicenda di alcuni mesi fa su cui anche io ho espresso valutazioni critiche, credo che De Luca abbia usato parole sbagliate che nell’ambito del confronto politico sono sempre da evitare».
«Parole sbagliate», quelle di De Luca, parole troppo timide quelle di Guerini a giudizio del senatore bersaniano Gotor – «volgarità e inciviltà che non dovrebbe avere cittadinanza nel Partito democratico, il presidente e il segretario non dovrebberlo farle cadere in un assordante silenzio» – e del cuperliano Cuperlo: «Se il Pd non riuscirà a dare una risposta a queste parole dimostrerà di non essere una comunità». Così dopo un po’ è intervenuta la ministra delle riforme Maria Elena Boschi: «Stimo De Luca e lo considero un governatore molto capace. Ma le frasi su Rosy Bindi sono inaccettabili. Mi auguro che arrivino le sue scuse». Almeno fino a ieri sera, le scuse non sono arrivate. «Se non fosse per i problemi che ancora, irresponsabilmente, non ha finito di procurare al Pd e alla Campania, confermandosi impresentabile sotto ogni profilo, neppure meriterebbe occuparsi di Vincenzo De Luca. Una macchietta, un personaggio grottesco, una caricatura della sua stessa caricatura proposta da Crozza», ha detto il deputato Pd, anche lui prodiano, Franco Monaco.
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