Le collaborazioni tra Sebastião Salgado e artisti a forte vocazione sperimentale e visionaria ormai non si contano più. Come non si contano più i modi con cui il grande fotografo brasiliano sta cercando di portare all’attenzione dei media la sua personale ed ecomilitante battaglia per la salvaguardia della biodiversità del pianeta.

Ciò si ritrova nelle duecento fotografie selezionate per la mostra immersiva Amazônia, a realizzare la colonna sonora è stato chiamato Jean – Michel Jarre, musicista e compositore che in quanto a visionarietà e gigantismo non ha meno da vendere del fotografo brasiliano.

Reduce dalla performance di fine 2020 realizzata all’interno di una Notre-Dame virtuale, Jarre serve alle immagini di Salgado una suite in 9 parti, in cui in un ventaglio fantasmagorico di possibilità l’uso dell’elettronica si fonde con le vibrazioni della foresta e i suoni elaborati dell’Orchestra della Philarmonie De Paris, committente del progetto.

In attesa di poter visitare la mostra (previsto un allestimento in autunno al Maxxi di Roma) è possibile ascoltare la composizione di Jarre, in cd, vinile e in una speciale binaurale versione digitale che consente una partecipata e totale immersione «dal di dentro» dei rumori della foresta.