«Dalle nostre parti, chi non muore di covid19 rischia di morire di fame». Sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli commenta così la situazione nel suo comune dove «i casi di positività sono pochi, se non si riesce a gestire la fase due correttamente il rischio è danneggiare in modo pesante il tessuto economico». A fare eco a Frascherelli è il sindacalista savonese Emil Bagnasco: «La salute è prioritaria, ma è corretto programmare una ripartenza in tempi veloci ove ci siano le condizioni di sicurezza». 4355 i positivi (+60), 760 i decessi (+11), 1146 i tamponi effettuati, si alleggerisce la pressione sugli ospedali (-30) e sulle terapie intensive (-6): questo il bollettino ligure.

È la necessità di riavviare l’economia a spiegare l’ordinanza del governatore Toti che ieri sera ha dato il via libera per andare negli orti e nei frutteti perché chi li coltiva «per le esigenze della famiglia deve poterli curare senza lasciar morire le piante» anche in comuni limitrofi, nei limiti della ragionevolezza e quindi Toti esclude ci si possa muovere con questo pretesto «da Sarzana a Ventimiglia». Di pari passo, da domani potranno riprendere il lavoro i giardinieri, saranno garantite le manutenzioni degli stabilimenti balneari e dei chioschi sul mare in vista della stagione estiva.

Sarà permessa la riapertura di piccoli cantieri edili, e pure di librerie, cartolerie e negozi per bambini come indicato dal Dpcm. «Mi sembra logico – ha affermato Toti – che le piccole manutenzioni concesse per le fabbriche nel Dpcm possano essere concesse anche agli stabilimenti balneari e ai chioschi che devono essere approntati in vista della stagione estiva». Riprendono anche le attività dei cantieri nautici propedeutici alla consegna, le darsene potranno svolgere i controlli ai natanti, sarà possibile la manutenzione ai campi di calcio e da golf, così come i ripascimenti delle spiagge. Il tutto, precisa il governatore, «con cantieri isolati e senza contatto con altre persone. Si tratta di piccole misure che possono dare un minimo di fiato al tessuto di micro e piccole imprese del territorio».

In merito al comparto industriale, Toti ha in mente di prendere alcune aziende pilota, d’intesa con i sindacati e l’Agenzia ligure per la sanità (Alisa), per procedere ad alcune sperimentazioni su come si potrà tornare sul posto di lavoro. In proposito Emil Bagnasco, sindacalista del Direttivo Provinciale Fim-Cisl di Savona, ritiene che l’accordo siglato la scorsa settimana tra Fca e Sindacati per la sicurezza alla ripresa delle attività lavorative possa essere «un buon esempio da applicare alle aziende pilota che saranno individuate per la sperimentazione.

Era necessario buttare le basi per una ripartenza, con garanzie per i lavoratori e mi sembra che l’ordinanza del presidente della regione vada in questa direzione». Sempre in merito alle impostazioni dell’ordinanza sul comparto industriale, Bagnasco afferma: «Esistono aziende dove le condizioni di lavoro e di sicurezza potevano permettere ipotesi di riapertura già questa settimana, penso alla Continental Brakes Italy a Cairo Montenotte (SV) dove lavoro. Sarebbe opportuno prendere in considerazione anche le necessità delle aziende di mantenere efficienti gli impianti, permettendo interventi di manutenzione».

Per il resto, continua, «con la stagione estiva alle porte, è fondamentale che gli stabilimenti balneari possano essere pronti nel momento in cui potranno riaprire. Stesso discorso per il settore florovivaista, strettamente connesso al lavoro dei giardinieri ai quali il Dpcm aveva però vietato praticare la professione».