Lo sguardo che si posa su oggetti, dettagli architettonici, scoiattoli che attraversano le strade, disegni, macchie, graffiti, materassi accartocciati è quello di un bambino e quindi rispetta la sua altezza, cambiando completamente la prospettiva d’abitudine.

New York City Babe, terzo libro pubblicato da Les Cerises, è stato progettato da Antonio Rovaldi, un artista che vive tra Milano e la Grande Mela e che restituisce in un album in bianco e nero (attraversato da un brivido rosa, una specie di «costola» infantile che si riaffaccia) una biografia di Manhattan in forma di piccoli haiku visivi, brani di paesaggio urbano racchiusi in una traccia, anche solo in un’ombra. Lui, che ha la consuetudine di indagare i luoghi con il suo stesso camminare o con l’andare in bicicletta, sceglie una New York inedita, dal sapore surreale, promettendo ai lettori una serie di incontri «alieni» (pur se presentando oggetti di assoluta quotidianità: l’invito segreto è ad aprire gli occhi senza pregiudizi di sorta).

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In tiratura limitata di 400 copie (euro 20), come tutti i tipi di Les Cerises, l’albo è un silent book, un diario per immagini in cui le parole della narrazione le sceglie chi sta dall’altra parte delle pagine, qualsiasi lingua parli.
Les Cerises è un progetto editoriale voluto da Angelika Burtscher, Agnese e Cecilia Canziani e Daniele Lupo. L’idea-base è la creazione di una serie di libri senza parole (due all’anno) affidati a artisti, architetti e designer affinché giochino con la fantasia dei bambini e accendano la loro curiosità.

Ogni piccolo volume è una storia a sé, fondandosi su una pratica artigianale che trasforma il libro in un manufatto creativo senza eguali. All’inizio, per aprire le porte al sogno, c’è stata la Storia di una balena «narrata» dai disegni di Emanuele Oliveri, street artista passato dai muri della città alla dimensione cartacea. Vi si racconta la rocambolesca fuga del grande cetaceo, sornione, da una periferia abitata dai tendoni del circo: scapperà legata a una mongolfiera trainata da un piccolo uccello e salutata affettuosamente da un ragazzino in compagnia di un gatto nero. Poi, è stata la volta di Pssst di Chiara Camoni, scultrice che vive in un paese delle Alpi Apuane. Qui la storia nasce magicamente da una serie di personaggi che si materializzano attraverso l’antico gioco del passaparola. È così che fanno la conoscenza gatto e pesce, salamandra e farfalla, falco e serpente che non stringono amicizia ma si combattono fieramente.