Egitto ed Emirati arabi avrebbero dato l’ok a raid mirati in Libia. L’accusa, mossa dalle milizie jihadiste locali, è stata confermata ieri da alti ufficiali statunitensi al New York Times. L’Egitto avrebbe fornito le basi per i raid, mentre gli Emirati avrebbero concesso piloti, aerei e il rifornimento in volo. Lo scopo degli attacchi sarebbe stato di evitare ai jihadisti di prendere il controllo dell’aeroporto di Tripoli. Tuttavia, il governo egiziano ha negato ogni coinvolgimento. Il presidente Abdel Fattah al-Sisi si è mostrato però spesso solidale con l’ex agente Cia Khalifa Haftar, autore del tentato golpe «Karama» (Operazione dignità), avviato...