Libera la Calabria: dal ricatto al riscatto
Il 25 aprile è uno dei giorni più importanti per il nostro paese, la festa della Liberazione dal nazifascismo e l’inizio della costruzione della Repubblica democratica. Non è dunque un caso che le calabresi e i calabresi che sostengono la coalizione che si è formata intorno a Luigi de Magistris, per la sua candidatura alla Presidenza della Regione Calabria, abbiano scelto proprio questo giorno per lanciare la manifestazione “Libera la Calabria – #dalricattoalriscatto”! È ora che tutte e tutti i calabresi si mobilitino per liberarsi dal sistema che tiene sotto scacco la nostra Regione, impedendole di sprigionare tutte le sue potenzialità, non consentendo ai suoi cittadini di godere appieno dei diritti più essenziali: il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto a muoversi agevolmente e in sicurezza, il diritto all’istruzione e alla cultura, il diritto all’acqua pubblica, a vivere in un ambiente sano, alla parità di diritti fra uomini e donne. Sarà una giornata di popolo, per il popolo, con il popolo, la giornata degli uomini e delle donne che hanno deciso di unirsi e lottare insieme per liberare la Calabria, le persone per bene di questa terra martoriata che hanno deciso di riprendersi la libertà. Napoli fu la prima città a liberarsi da sola, la Calabria sia la prima regione a “liberarsi” da sola, dal malaffare, da una classe politica venduta e predatrice, da una feudalizzazione nazionale che l’ha relegata all’ultimo posto fra le regioni italiane ed europee! La manifestazione inizierà alle ore 12:00 con una diretta Facebook sulla pagina “Libera la Calabria” e sulle pagine pubbliche delle forze della coalizione (Luigi de Magistris per la Calabria, demA Calabria, Calabria Resistente e Solidale, Movimento 24 agosto – Equità territoriale, Carlo Tansi per la Calabria e Primavera della Calabria) e andrà avanti fino alle 17:30, orario in cui inizierà un flash-mob alla Cittadella della Regione a Catanzaro. Seguiranno gli interventi di Luigi de Magistris, Carlo Tansi, Anna Falcone, Pino Aprile, Michele Conia, Mimmo Lucano e tante e tanti cittadini liberi. Modererà il giornalista Michele Cucuzza. Corrado Alvaro diceva che “La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”. I Calabresi hanno deciso, non hanno più questo dubbio. E noi siamo qui per dire alle persone per bene della Calabria che è arrivato il loro momento, che insieme possiamo riconquistare lo spazio vitale che per troppo tempo ci è stato sottratto dal malaffare e dalla politica collusa e opportunista. Vi aspettiamo domani: insieme per una Calabria libera!
#liberalacalabria #dalricattoalriscatto

 

25 aprile 2021: gratitudine e onore ai nostri liberatori
Ai tanti che snobbano il 25 aprile: senza la Liberazione del 25 aprile 1945 cosa avremmo avuto allora e adesso? Tra i Partigiani ha partecipato dalla prima ora mio padre Francesco Barraco di Marsala, pluridecorato, partigiano combattente della Brigata Gastaldi, della 119 Divisione Redi. I suoi comandanti: Aldo Aniasi e Cino Moscatelli facevano parte della Brigata Garibaldi del Piemonte, sulle montagne di Omegna, Ossola, ecc. Era presidente onorario sezione Anpi di Marsala. E’ salito in cielo l’8 giugno 2016.
Onore e gratitudine ai nostri eroi liberatori dal nazifascismo.
Gaspare Barraco, Marsala

 

Equiparatori
Ogni 25 Aprile che si presenta porta con se una pletora di senza vergogna che, da anni, cercano di riscrivere la Storia ricorrendo a mezzi subdoli e mendaci. Tra questa melma umana spiccano quelli che si possono definire “equiparatori”, quelli, cioè, che in nome di un’impossibile pacificazione cercano di mettete sullo stesso piano le vittime e i carnefici. Affermare che “tutti” i morti di quegli anni terribili, devono avere la stessa considerazione è peggio di bestemmiare in chiesa. Non si può riconoscere ai criminali che massacravano donne e bambini, che riempivano i treni blindati da mandare nei campi di sterminio, la stessa dignità dei Fratelli Cervi o di Silvio (Sirio) Corbari, che hanno sacrificato la propria, giovane, vita per combattere il Male personificato nella bestia nazifascista. È una frase fatta, ma sempre valida: chi non conosce la Storia è condannato a ripeterla. E proprio questo è l’obiettivo degli “equiparatori”: far dimenticare i crimini commessi da una determinata parte politica alfine di poterla ripetere. È compito di ogni vero democratico impedire a questi mistificatori di averla vinta. Ora e sempre Resistenza!
Mauro Chiostri

 

È 25 aprile tutti i giorni, la lapide del podestà collocata nell’ospedale di Loiano (Bo) torna a venire al pettine.
Abbiamo motivo di  festeggiare tutti i giorni la liberazione dal nazifascismo perché tutti i giorni siamo liberi dal vincolo di regimi che hanno commesso crimini inauditi contro la intera umanità; anche per questo il 25 aprile non deve essere un rituale di facciata in cui basta esibire un gonfalone per sentirsi a posto con la coscienza ; nel 2019 abbiamo sollevato la insopportabilità di una lapide del podestà fascista che è ancora, incredibilmente, collocata nel locale ospedale; per certi versi “inosservata” ma che non poteva sfuggire alla sensibilità degli antifascisti; quella lapide falsifica la storia e offende i cittadini democratici; abbiamo parlato di necessità di rimozione fisica ma le istituzioni preferiscono la rimozione psicologica; il problema non è distruggere col martello pneumatico un retaggio fascista eliminando, come qualcuno ha paventato, una “testimonianza storica”; il problema vero è non passare quel messaggio, per certi versi subliminale, nella totale disattenzione che fino ad ora è stata riservata alla orrida lapide; dunque per cogliere appieno la nostra critica potrebbe essere congruo – oltre l’ipotesi di staccare la lapide e collocarla in un museo degli orrori e della falsità storiche (che è la opzione a nostro avviso preferibile) – quantomeno collocare a commento un messaggio chiaro e veritiero: i cittadini ripudiano il nazifascismo e la guerra.
Viceversa, fino ad oggi, si è preferito, da parte di tutte le amministrazioni comunali e da parte della dirigenza della Ausl, fare finta di niente; eppure quella lapide è stata collocata in un momento storico (1941) in cui i crimini fascisti si erano già dispiegati in tutta la loro dimensione, ammesso che non fosse tutto chiaro (per alcuni) già dal 1921.
Anche Loiano, ovviamente, è stato colpito dalla violenza fascista e dalla persecuzioni antiebraiche che videro una escalation dopo il 1938: la lapide è del 1940; di quale “unità di popolo” si pretende di parlare?
Così non va bene; basta con i rituali di facciata; fin d’ora, come antifascisti delle valli Idice-Savena, diamo appuntamento il 13 giugno 2021 (senza gonfaloni, che comunque sarebbero bene accetti se intervenissero) alla lapide in ricordo di Libero Baldi (Carlo) e Angelo Cevenini (Biondino) uccisi dai nazifascisti nel 1944 nel territorio di Monterenzio.
Le lapidi non sono tutte uguali: alcune ci ripugnano, altre ci commuovono e inorgogliscono.
Vito Totire, Rete per l’Ecologia sociale, Bologna

 

25 aprile: spirito di sacrificio della Resistenza ci ispiri nel vivere con responsabilità il ritorno a maggiori spazi di libertà
Celebriamo il settantaseiesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo rinnovando, ancora una volta, il nostro omaggio e la nostra gratitudine a tutti quelli, molti poco più che ragazzi, che si impegnarono nella Resistenza per restituire al nostro Paese il bene prezioso della libertà, principio fondamentale della convivenza umana. La Resistenza, oltre che una lezione il cui significato morale e civile resta immutato, ci ha consegnato un’eredità impegnativa che noi, come movimento di imprese intergenerazionali, vogliamo trasmettere ai giovani insieme con i valori che ci ispirano. La libertà riconquistata con fatica, posta a base della nascita delle istituzioni democratiche e della ricostruzione del Paese, non va mai data per scontata, ma considerata un bene che va tutelato, coltivato, irrobustito. Che si nutre di responsabilità, a vantaggio di tutti. Alla libertà siamo invece ormai talmente abituati da dimenticarne il valore. Oggi ce lo ricordano le manifestazioni di protesta nei paesi dove è sottoposta a pesanti condizionamenti. Ma lo abbiamo potuto apprezzare anche nella nostra esperienza quotidiana di questi mesi, quando ad ognuno di noi è stato richiesto di rinunciare ad un pezzo della propria libertà per tutelare il bene di tutti.
Ora che ci avviamo ad un progressivo allentamento dei vincoli di questi ultimi mesi, prendiamo esempio dalla determinazione e dallo spirito di sacrificio di chi partecipò alla Resistenza: viviamo il graduale ritorno alle nostre libertà con responsabilità e attenzione! Facciamolo per tutelare i nostri concittadini più deboli e più fragili, per non mettere a rischio il ritorno di tutti, il prima possibile, alle consuete abitudini e l’avvio di una ripresa ispirata ad un modello di sviluppo più equo, inclusivo e sostenibile. Sarà un modo, anche questo, per dire ancora grazie a chi ha lottato per costruire un Paese migliore”.
Mauro Lusetti,  Presidente di Legacoop

 

25 aprile, Arci: “ripartire dalla Costituzione per superare la crisi. Centinaia di iniziative dei circoli in tutta Italia” ‘Liberi, antifascisti e resistenti. Sempre’.

Sono le parole dell’Arci per il 25 aprile 2021, una Festa della Liberazione che, per il secondo anno consecutivo, ci trova ad affrontare una pandemia che ha cambiato le nostre vite e le nostre abitudini. Un 25 aprile che vedrà, anche quest’anno, la comunità dell’Arci ritrovarsi nelle centinaia di iniziative dei Circoli e dei Comitati in tutta Italia. Un 25 aprile per resistere, liberi, e ripartire anche oggi dai valori della democrazia, della solidarietà, dell’antifascismo e della Costituzione per uscire da una crisi senza precedenti. Una Festa della Liberazione per contrastare, senza sottovalutazioni, ogni forma di fascismo, negazionismo, suprematismo, razzismo, odio e discriminazione. Per affermare invece il valore della pace, della libertà, dei diritti di tutt*.
Abbiamo aderito all’appello dell’Anpi Nazionale, che invita a deporre un fiore sotto le targhe dedicate ad antifasciste/i e partigiane/i. Ma sarà soprattutto un 25 aprile all’insegna dei tantissimi eventi promossi dai Circoli e dai Comitati Arci in tutta Italia, da nord a sud, per celebrare una Festa della Liberazione quanto mai attuale. Tra questi ricordiamo a Roma l’iniziativa di Aps Canapé Arci che deporrà la mattina una corona di fiori sottola targa dedicata ai Partigiani in via di Donna Olimpia mentre alle 18:00, sulla pagina facebook Canapé Aps, verrà presentato il libro di Federico Raponi “Quando il fumo si dirada – momenti di una vita tra politica, arte e cultura partigiane”.
Sempre a Roma il Fanfulla, fisicamente chiuso a rispetto del Dpcm attualmente in vigore, sarà presente in diretta su Spreaker, dalle 19:00 alle 21:00, per un nuovo appuntamento di Trasmissione da Roma Est – Presidio Radiofonico con il programma Radio Freccia a cura di Gaetano Lo Magro & Andrea Giannotti. A Firenze Anpi e Arci danno appuntamento alle 16.30 con l’evento in diretta Facebook “25 aprile. Porta avanti la rivolta!”’ con Piero Pelù, La Chute associazione culturale, Circolo 25 Aprile Firenze, Casa del Popolo di San Niccolò, Circolo Arci fra i Lavoratori di Porta al Prato, Anpi Mercatale, Le Musiquorum. A Bologna invece l’appuntamento è con “Un pasto avanti: per un 25 aprile resistente e solidale”: verranno preparati pasti caldi, a partire dai circoli e dagli spazi sociali, con Ufficio Stampa Arci Aps 06.41609267-68  ufficiostampa@arci.it. L’obiettivo di portare nelle case delle persone e per le strade, a chi una casa non ce l’ha, l’idea che il futuro si costruisce agendo dal basso. Portando quei pasti e quelle idee che fondamentali per un governo condiviso della città, il pane e il programma. I pasti saranno distribuiti gratuitamente ma sarà possibile aderire all’iniziativa anche acquistando dei pasti il cui ricavato andrà a sostenere chi interviene attivamente nel sostegno alle persone in fuga nella rotta balcanica. Il programma completo delle iniziative sul sito www.arci.it.

Ufficio Stampa Arci Aps