Corruzione, abuso di potere e rivelazione di segreti di Stato. Sono le accuse formalmente indirizzate a Zhou Yongkang, la «tigre delle tigri», l’ex capo della sicurezza cinese, indagato e incriminato nell’ambito della campagna contro la corruzione lanciata dal presidente cinese Xi Jinping. Nelle accuse c’è materiale a sufficienza per spedire Zhou al patibolo, anche se appare più credibile una sentenza di condanna a morte con sospensione. Più di tutto – tra le imputazioni – pesa la «rivelazione di segreti di Stato», un viatico «all’accusa delle accuse», quella di tradimento. Gli inquisitori hanno considerato Zhou come uno degli artefici della fronda...