L’ex sindaco Marino e l’ex commissario di Ostia Esposito (riuniti ma divisi) contro l’emendamento «salva abusivi»
Legge di Stabilità Il testo votato dalla maggioranza in commissione Bilancio, alla Camera, sospende per un anno le revoche delle concessioni agli stabilimenti balneari illegali
Legge di Stabilità Il testo votato dalla maggioranza in commissione Bilancio, alla Camera, sospende per un anno le revoche delle concessioni agli stabilimenti balneari illegali
L’ emendamento alla legge di Stabilità «che favorisce di fatto l’illegalità a Ostia mi lascia molto preoccupato». L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino torna, su Fb, ad attaccare la cosiddetta norma «salva abusivi» approvata dalla maggioranza in commissione Bilancio. «È un segnale sbagliatissimo, un regalo di Natale ingiustificato a chi vive e prospera nell’illegalità. Con la mia Amministrazione – spiega Marino – sostenuta in quel caso anche dal Pd romano, avevamo intrapreso con successo una dura e coraggiosa battaglia contro gli abusi che avevano sottratto la spiaggia ai romani e fatto di Ostia una terra senza legge. È per questo che sono particolarmente deluso nel vedere fra i sostenitori di questo atto scellerato proprio i parlamentari Pd».
In realtà, dopo i deputati di Sel che per primi si sono opposti all’emendamento Pizzolante-Arlotti, anche gli ex consiglieri capitolini del Pd hanno chiesto alla maggioranza di ritirare il provvedimento «sbagliato» e «offensivo». E ieri pure l’ex commissario di Ostia, il senatore Esposito, sia pur tentando un distinguo da chi «attacca il Pd», ha chiesto al governo di correggerlo con «una norma specifica che escluda dalla sospensiva i concessionari balneari che ricadono sul territorio di enti commissariati per mafia».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento