Per la procura di Milano non è ravvisabile il reato di istigazione a delinquere contestato a Matteo Salvini a seguito della denuncia di Carola Rackete, la ex comandante della Sea Watch 3, presentata nell’estate del 2019 e relativa ad alcune esternazioni del leader della Lega con le quali attaccava l’attivista tedesca. Lo ha sostenuto il pm milanese Giancarla Serafini chiedendo di archiviare il filone di indagine a carico del segretario del Carroccio, davanti al gip Sara Cipolla. Salvini aveva definito Rackete «fuorilegge» e «delinquente». Per il pm in quelle affermazioni si ravvisa solo il reato di diffamazione. Non è ancora stata fissata la data del processo. Sull’istigazione, invece, il giudice si è riservato di decidere.