Allarme generale per la variante Omicron in tutta Europa. Prima è arrivata la notizia dalla Germania con il primo contagio «molto sospetto» in Assia cui se ne sono aggiunti altri due in Baviera, poi confermati, quindi i Paesi Bassi con il caso di 61 passeggeri provenienti da Johannesburg e l’ipotesi che siano stati infettati dalla nuova mutazione, prima che toccasse alla Repubblica Ceca dove è stata isolata una donna arrivata dalla Namibia con forti «indizi» di contagio da Omicron, e successivamente al Belgio dove è stato confermato il caso di una giovane arrivata dall’Egitto.

Finché Omicron ha raggiunto l’Italia: nel pomeriggio in Campania una persona giunta dall’Africa australe è risultata positiva al test Pcr, nonostante fosse protetta da due dosi di vaccino. Insieme ai familiari è stata subito isolata, come ha spiegato il governatore Vincenzo de Luca: «Abbiamo adottato tutte le precauzioni e stiamo procedendo a verificare la natura del virus». Poi in serata l’annuncio del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Sacco di Milano che è riuscito a «sequenziare il genoma di un cittadino campano proveniente dal Mozambico in buone condizioni di salute»: è il primo caso di Omicron conclamato in Italia.

POCHE ORE PRIMA il direttore della Prevenzione del ministero della Sanità, Gianni Rezza, aveva spedito alle Regioni la circolare con l’invito a «rafforzare il tracciamento della variante» nei viaggiatori provenienti da Sudafrica, Botswana, Hong-Kong e Israele e nei focolai anomali. La raccomandazione per tutti è «applicare subito scrupolosamente l’isolamento e la quarantena già previste per la variante Delta».

Da Bruxelles la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha fatto invece sapere di avere convocato una riunione d’urgenza con i commissari: «Stiamo lavorando per velocizzare la terza dose, aumentare test e tracciamento per chi proviene dalle zone a rischio, approfondire i sequenziamenti e analizzare le acque di scarico per localizzare la variante».

NEL REGNO UNITO il segretario alla Sanità Sajid Javid aveva appena finito di dettagliare i due casi scoperti a Nottingham e Chelmsford: «È il promemoria che la pandemia è tutt’altro che conclusa. Ora i contagiati sono in isolamento con le famiglie e stiamo effettuando tutti i controlli del caso». Al contempo il premier Boris Johnson annunciava il giro di vite: mascherine obbligatorie nei negozi e test Pcr per chiunque entri nel Paese.
Identica allerta in Germania: Kai Klose, ministro degli Affari sociali dell’Assia, ha spiegato come è stata rilevata la mutazione Omicron. «Abbiamo riscontrato un caso sospetto in un passeggero sbarcato il 21 novembre all’aeroporto di Francoforte con un volo proveniente dal Sudafrica. Si tratta di una persona completamente vaccinata che ha subito sviluppato i sintomi dell’infezione». Mentre in Baviera sono due i passeggeri tornati dall’Africa ora in isolamento.

Ce ne è abbastanza perché la cancelliera Angela Merkel chieda due settimane di lockdown nazionale, ma sarà difficilmente attuabile dato che il ministro della Sanità, Jens Spahn, ha lasciato decadere lo stato di emergenza il 25 novembre. Ogni eventuale “coprifuoco” potrà essere dunque deciso solo con l’avallo dei governatori dei 16 Land.

DIVERSA LA SITUAZIONE nei Paesi Bassi dove il premier Mark Rutte si appresta a chiudere bar e ristoranti dalle 17 alle 5 a partire da domani. Colpa della quarta ondata fuori controllo a cui ieri si è aggiunto il timore per i 61 passeggeri di due aerei della compagnia di bandiera Klm provenienti dal Sudafrica (il 10% del totale degli imbarcati) con infezioni «compatibili» con la nuova variante. Attualmente risultano tutti in isolamento all’hotel Ramada davanti all’aeroporto di Amsterdam.

Preoccupa, infine, il caso sospetto segnalato dal governo della Repubblica Ceca: «Una donna che ha viaggiato in Namibia e poi si è trasferita in Sudafrica e a Dubai prima di rientrare a Praga» specifica il primo ministro Andrej Babiš.