Noi sottoscritti docenti del Liceo Orazio di Roma condividiamo pienamente quanto scritto nelle lettere dei colleghi del Licei Tasso e Pasteur pubblicate sul quotidiano Il Manifesto in questi giorni e, come già fatto dai colleghi di molte altre scuole romane, facciamo nostre tutte le considerazioni e le istanze espresse nei documenti sopra indicati.

Desideriamo aggiungere le seguenti osservazioni:

  • L’apprezzamento per il grande impegno dimostrato da docenti e studenti nel confrontarsi con nuove modalità di insegnamento, di apprendimento e di valutazione che hanno permesso alla comunità scolastica di continuare ad operare e a restare unita.
  • La decisione del doppio turno di entrata, con uscita posticipata in orario pomeridiano, non farebbe altro che creare ulteriori disagi e rischi agli studenti provenienti dalla periferia e dall’hinterland, che già sperimentano la carenza e le disfunzioni del trasporto pubblico; nella stessa situazione si verrebbe a trovare anche il personale della scuola.
  • Un orario prolungato di permanenza a scuola, ben oltre il primo pomeriggio, comporterebbe la necessità da parte degli studenti e del personale di consumare il pranzo nei locali dell’istituto in condizioni di assoluta inadeguatezza. Nelle scuole superiori, prive di locali idonei, tutto ciò comporterebbe il rischio di assembramento e del mancato rispetto delle norme igieniche e del distanziamento minimo previsto.

Inoltre, tale orario renderebbe di fatto impossibile per i ragazzi dedicarsi allo studio a casa, momento formativo necessario e imprescindibile per consolidare e mettere a frutto quanto fatto in classe.

  • Il ritorno a scuola il 7 gennaio, in assenza di uno screening rapido antigenico da parte delle ASL competenti e all’indomani di un periodo di forti restrizioni con attuazione di zone rosse, appare rischioso per l’ingresso a scuola di potenziali casi di contagio contratto durante la sospensione dell’attività didattica. Si creerebbero così di fatto nuove condizioni per una diffusione più rapida del virus.
  • È irrealistico che si possano prendere decisioni avvedute a prescindere dall’opinione dei presidi che ben conoscono la realtà fatta di esigenze e criticità dei loro istituti.

Facciamo nostra la preoccupazione di autorevoli medici che sconsigliano il rientro a scuola in un momento critico come quello attuale e chiediamo, quindi, una ripresa dell’attività didattica in presenza solo in condizioni di assoluta sicurezza per i membri della comunità scolastica.

Maria Teresa Rossi, Maria Grazia Giordano, Laura Detti, Marina Castellano, Francesca Giovanna Bozzi, Barbara Muciaccia, Alan Spinelli, Cristiana Imbert, Alessandra Landi, Lidia Vavalle, Raffaele Cuccurugnani, Michela Di Stasio, Maria Raffaella Marra, Luisa Caruso, Maurizio Castellan, Alessandra Caramanica, Gabriella Gabriele, Alessandra De Petrillo, Cynthia Ann Manfredi, Stefania Zambardino, Maria Letizia Polimeni, Mattia Martin Azzella, Giovanna Prato, Monica Trabattoni , Isabel Herreyns Raiff, Gisella Ulpiani, Alessandro Di Marco, Maria Grazia Frabotta, Giovanna Buonincontro, Maria Antonietta De Vico, Maria Cristina Gesuale, Stefania Sorrenti, Giorgio Rizzo, Elisa Valcavi, Simona Serio. Ugo C. Gallici, Roberta Mistretta, Andrea Blarzino, Josefa Ruiz Fernandez, Anna Agresti, Maria Letizia Ascani, Anna Maria Proietti, Laura Eugeni, Fulvio Augelli, Simonetta Clementi, Anna Paola Bottoni, Chiara Bisignano, Maria Giuseppina Cavallo, Francesca Loy, Nicola Gargano, Maria Rita Galullo, Laura Fiumara, Giovanna Ceci, Maria Cecilia Vassallo, Andrea Frezza, Fabrizio Simoni, Gabriele Maria Wirth, Valeria Trinidad Loayza, Brunella Chiocca, Paola Mattazzi, Carla Di Teodoro, Elena Ricci, Elena Meligrana, Cristian Facchin, Grafone Marisa, Rosanna Giuliano, Sylvie Perrin, Angela Magarò, Michela Di Stasio, Giuseppina Sapia, Cosimo Antonio Ciliberto, Roberto Cetera