La protesta a Roma per un rientro in sicurezza, @LaPresse

 

Da lunedì 18 gennaio, data prevista per la riapertura delle scuole superiori con una presenza del 50%, gli studenti di tanti istituti romani e italiani, già protagonisti di numerose iniziative di conte- stazione nel corso della settimana precedente, hanno ribadito la loro posizione, rimandando di fatto al mittente un piano di rientro che giudicano inadeguato sia in relazione alla sicurezza che all’efficacia degli interventi di didattica mista.

Nella giornata di lunedì 18, come rilevato da numerosi quotidiani solo a Roma 90mila studenti su 115mila hanno manifestato la loro protesta in diversi modi: alcuni sono scesi in piazza, altri sono rimasti in casa, ma non hanno partecipato alle lezioni in didattica a distan- za e sono così risultati assenti alle lezioni.

La preoccupazione per un piano di rientro in presenza vede uniti studenti, genitori e anche docenti.

Noi, docenti del liceo Gullace di Roma, riuniti in assemblea il giorno 20 gennaio, rileviamo infatti che tale piano non compensa le carenze strutturali degli edifici scolastici italiani derivate da anni di mancati investimenti e diventate del tutto insostenibili ora che siamo schiacciati dall’emergenza sanitaria della pandemia in corso.

Abbiamo già manifestato la nostra posizione riguardo al piano di rientro predisposto dal MIUR, at- traverso un documento approvato a larga maggioranza dal nostro corpo docente, unendoci così alla protesta già avviata nelle scorse settimane dai nostri colleghi di molti licei romani.

Oggi, nonostante le evidenti difficoltà che ci troviamo ad affrontare, esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti delle iniziative degli studenti che, dimostrando serietà e determinazione, ci hanno comunicato in anticipo le modalità della loro protesta; modalità che hanno riscosso, in questi giorni, la quasi totale adesione degli studenti del nostro liceo.

Quanti di noi sono riusciti a collegarsi con i loro studenti hanno avuto modo di costatare la loro motivazione e la loro predisposizione a riflettere, documentarsi e analizzare insieme i problemi della nostra scuola e dell’istruzione pubblica più in generale.

Siamo d’accordo con loro nell’evidenziare le criticità della doppia turnazione, per la quale proponiamo un avvicendamento periodico delle classi sui due turni.

Intendiamo esplicitare il nostro dissenso anche attraverso uno sciopero bianco, che si terrà nella giornata di lunedì 25 gennaio, durante le ore curriculari e ci stiamo attivando affinché aderiscano alla nostra iniziativa anche altri licei romani. Le attività didattiche ordinarie verranno in quel giorno sospese per approfondire tematiche legate, nell’ambito dell’educazione civica, al diritto all’istruzione, con specifico riferimento al peso attribuito ad esso in termini di PIL, nel nostro e negli altri paesi europei. Iniziative analoghe potranno essere intraprese anche nel corso delle settimane successive.

Auspichiamo che lo sciopero indetto il prossimo 29 gennaio sia l’occasione per riavviare un’azione comune delle forze sindacali e dei movimenti della scuola che coinvolga docenti, personale ATA, studenti e famiglie per mettere finalmente la scuola al centro delle politiche nazionali, come da det- tato costituzionale.

Chiediamo che le istituzioni prendano in considerazione le seguenti istanze:

  • un radicale ripensamento delle politiche scolastiche a partire dalla eliminazione delle classi polla- io, inaccettabili da sempre per ragioni pedagogiche e di sicurezza e del tutto incompatibili con lo scenario pandemico che stiamo vivendo;
  • massicci investimenti nell’edilizia scolastica e il potenziamento degli organici della scuola;
  • nell’ottica della necessaria salvaguardia del diritto alla salute di tutti noi, e del rispetto dell’autonomia scolastica sancita per legge, la possibilità che siano i singoli istituti scolastici a determinare il ricorso alla DAD o la proporzione tra didattica in presenza e didattica a distanza, tenendo conto delle diverse situazioni specifiche (anche relative a spazi e ambienti), con riguardo in via prioritaria alla tutela degli studenti che, a diverso titolo, si configurano nell’attuale scenario come soggetti più fragili.

FIRME

Raffaella Antoniucci Andrea Bongiovanni Laura Borello Maria Letizia Bosco Adolfo Bottiglione Giuseppe Caliciuri Riccardo Caneba Simona Ceraso Barbara Ciolfi Alessandro Contadini Georgia Conti Adalgisa D’Agostini Sara Di Giacomo Lorenza Di Luozzo Chiara Di Meo Daniela Dodaro Laura Dotti, Federica Durante Patrizia Ferri Andrea Gaggiotti Maria Gallelli Maria Garreffa Gabriella Gatti Carla Giannini Silvia Giorgi Rossella Iandoli Marco La Valle Maria Maggiulli Mariella Magliuolo Giuseppe Mancuso Stefano Minichiello Maria Nardone Roberta Ortolano Barbara Panetta Ilaria Persi, Massimiliano Pertosa Sonia Pieretti Donatella Pisanelli Rosanna Provenzano Gabriella Rinaldi Emanuela Romanelli Maddalena Romanelli Erminia Rossini Antonia Sabatelli Paola Salutini Rosalba Santonocito Daniele Santoro Rosaria Sapia, Flavia Sbrocca Giulio Scarchini Daniele Scopetti Tommaso Stasi Claudia Tombini Anna Rita Ticari Maria Trisciuzzi Alessandro Turriziani Davide Tutino Cecilia Vecchio Claudia Zuccariello