Mentre la disputa sul GREEN PASS produce l’effetto voluto come arma di distrazione di massa, noi vogliamo riportare l’attenzione dei lavoratori, in servizio o già in pensione, su due questioni legate al reddito ed ancora irrisolte: IL CONGELAMENTO DELLO SCATTO DI ANZIANITA’ DEL 20213, che non ha permesso a molti pensionati il raggiungimento dell’ultimo livello stipendiale e che continua a sottrarre un anno di progressione a chi è ancora in servizio. I lavoratori perdono così somme rilevanti, soprattutto se messe in relazione alle loro esigue retribuzioni.

IL MINISTRO BIANCHI SI RICORDERA’ DI SANARE QUESTO TORTO ORA CHE SI VA VERSO LA DEFINIZIONE DEL NUOVO CONTRATTO CHE I LAVORATORI DELLA SCUOLA A TTENDONO DA TRE ANNI? SARA’ LA VOLTA BUONA PER ELIMINARE QUESTA INGIUSTIZIA?

Segnaliamo inoltre quanto sia iniqua l’attesa per il pagamento della buonuscita (TFS TFR) dovuta a tutti i lavoratori statali, una somma che spetta di diritto che invece viene tenuta sotto sequestro mediamente PER 24 MESI, a cui si aggiungono i tre mesi che l ‘INPS si riserva per “elaborare la pratica”, quasi due anni di tempo fossero poca cosa! Inoltre, per chi è andato in pensione con QUOTA 100 l’attesa del proprio TFS può arrivare a 7 ANNI , quelli che servono per raggiungere i 67 anni, età limite per la pensione.

Per ovviare a ciò si è istituita la legge sull’anticipo ma LA LEGGE SULL’ANTICIPO DEL TFS NON HA CAMBIATO LA SITUAZIONE PER LA RISCOSSIONE DELLA SECONDA RATA CHE CONTINUA AD ESSERE SOTTO SEQUESTRO PER ANNI E ANNI!

Cosi,mentre un lavoratore del settore privato riceve immediatamente la propria liquidazione, i dipendenti pubblici devono subire anche questa angheria, che risale ad un intervento legislativo del governo Monti,in un momento che avrebbe dovuto essere “emergenziale”.

CONSIDERIAMO INOLTRE UNA VERGOGNA CHE QUOTA 100 DEBBA ESSERE DIFESA SOLTANTO DA SALVINI. COSTA TROPPO, VIENE RIPETUTO DAI FALCHI ALLA GUIDA DELLE ATTUALI POLITICHE NEOLIBERISTE!

In realtà sono circa 267mila i lavoratori andati in pensione con Quota 100,”..un numero molto inferiore rispetto alle previsioni legate alla misura del Governo giallo-verde che stimavano nel triennio quasi un milione di uscite.(…) Nel solo 2020 i lavoratori usciti con Quota 100 sono stati 117.034,un numero inferiore a quelle andate a riposo con la pensione anticipata (176924) ovvero dopo aver raggiunto 42 anni e 10 mesi di contributi( 41 anni e 10 mesi se donna)e aver atteso il periodo di finestra mobile”(notizia ANSA).

Infine, al tema dei pensionamenti tardivi si salda quello del PRECARIATO: che continua anche dopo l’immissione in ruolo perché, quando si approda al lavoro a tempo indeterminato si deve stare fermi tre anni nella prima sede assegnata, magari molto lontana dalla propria residenza, per una sorta di perverso gioco dell’oca, che non tiene in nessun conto il disagio dei lavoratori.

ESORTIAMO TUTTI I LAVORATORI PUBBLICI,IN SERVIZIO O IN QUIESCENZA, A BATTERSI PER RIPRENDERSI I PROPRI DIRITTI NEGATI, RESTITUZIONE SUBITO DELLO SCATTO SCIPPATO DELL’ANNO 2013 E RINNOVO CONTRATTUALE DIGNITOSO !

LIQUIDAZIONE TFR/TFS IMMEDIATA PER I LAVORATORI PUBBLICI COME GIA’ AVVIENE NEL PRIVATO !

CHIEDIAMO CHE I SOLDI DEL PNRR VENGANO USATI PER UNA GIUSTA POLITICA DEI REDDITI DA LAVORO E DA PENSIONE E NON PER ARRICCHIRE LA PARTE PIU’ RICCA DEL PAESE!
ESORTIAMO TUTTI I LAVORATORI PUBBLICI A SOSTENERE LO SCIOPERO DI TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE DEL PROSSIMO 11 OTTOBRE !

*portavoce Cub s.u.r. Scuola Università Ricerca
**Comitato Scuola Diritto alla Pensione (COSDIP)