Caro Riccardo,

ti conoscevo come uomo politico fuori dal coro, colto, intellettuale autentico, sempre capace di uno sguardo originale, ampio, trasversale; sono felice di aver apprezzato ancora di più queste tue qualità dopo, quando ti ho conosciuto come amico.

Chissà che non esista davvero un luogo dove tu ed Edgardo possiate incontrarvi, riprendere le vostre discussioni, una partita a biliardo, soprattutto giocare a quel vostro gioco preferito, riconoscere l’esecutore di insoliti pezzi jazz.

Chissà. Buon viaggio, Riccardo.

Valeria, Nina, gatto Charly