“Dichiarazioni inesatte e fuori luogo quelle dell’ambasciata israeliana contro Laura Boldrini”. E’ netto il giudizio del segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Minini, che denuncia l’attacco di Tel Aviv nei confronti della parlamentare del Pd, presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo, colpevole a loro dire di aver invitato a Montecitorio organizzazioni ritenute para terroristiche. “Le accuse di fiancheggiare l’estremismo palestinese o peggio ancora organizzazioni terroristiche sono false, non tengono conto della profonda sofferenza di un popolo a cui sono negati i diritti fondamentali”. La Flai Cgil non fa il tifo per questa o quell’altra parte in causa ma trova “vergognoso ricorrere a pretesti non corrispondenti al vero per schernire chi, come Laura Boldrini, cerca da sempre di stare al fianco di organizzazioni internazionali che si battono per la pace e per i diritti umani”.

Non per caso le sei realtà incriminate sono inserite nei programmi di finanziamento dell’Unione europea e, ad oggi, il governo di Israele non ha ancora fornito alcun tipo di risposta convincente circa l’operato di matrice terroristica di Ong che intrattengono fruttuosi rapporti con le nostre organizzazioni della società civile, e con altri paesi donatori per l’attuazione di importanti progetti di cooperazione. La decisione di Tel Aviv ha sollevato le critiche non solo di diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani, come Amnesty International e Human Rights Watch, ma anche di alcuni governi, Italia, Francia, Regno Unito, dello stesso dipartimento di Stato Usa e di rappresentanti delle organizzazioni internazionali. “Inconcepibile che i media non perdano occasione per attaccare a testa bassa chi si batte per i diritti umani – conclude Mininni – senza neppure verificare le fonti. Un pessimo giornalismo, schierato sempre da una parte”.