Il 18 giugno 2023 ci ha lasciato il Sen. Guido Pollice. La sua esperienza si è caratterizzata per l’impegno civile, sociale e politico, teso a combattere le diseguaglianze che ancora permangono nel nostro Paese, nonostante l’obiettivo primario che la Costituzione pone all’esercizio del potere pubblico, che è quello di garantire a tutti i cittadini pari opportunità di affermazione, nell’ambito di condizioni economiche dignitose.

Guido Pollice ha dedicato la sua esistenza per raggiungere questo obiettivo e contrastare ogni discriminazione, che costituisce di per sé la negazione della dignità umana ed il cui divieto, nell’esplicazione del fondamentale principio pluralista, è la luce della Carta repubblicana e la sua vera essenza. In questa prospettiva, fu con Mario Capanna promotore del Movimento studentesco nella Milano degli Anni Sessanta del Secolo scorso, che sfociò nel Sessantotto, la più grande vicenda di modernizzazione sociale, civile e culturale del Dopoguerra, rappresentando la rivendicazione concreta, diffusa e pervasiva del principio di uguaglianza, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, che la nostra Costituzione sancisce, in stretta correlazione con l’elevazione economica e sociale, proponendosi di eliminare ogni ostacolo al pieno sviluppo della persona ed alla sua partecipazione, con il lavoro, valore fondante della Repubblica, all’organizzazione del Paese.

Guido Pollice ha incarnato la sintesi mirabile del principio di uguaglianza, nelle sue inscindibili declinazioni formale e sostanziale. Delegato a rappresentare l’Italia alla Federazione giovanile socialista europea di Helsinki negli stessi Anni Sessanta, in cui per la Francia delegato era Michel Rocard, futuro Primo Ministro dal 12 maggio 1988 al 15 maggio 1991, durante la Presidenza di François Mitterand, Guido Pollice fondò poi, con Mario Capanna, Emilio Molinari, Massimo Gorla, Giuseppe Liverani e Franco Calamida, Democrazia Proletaria, che, richiamandosi al socialismo delle origini, ne propugnava una versione moderna, egualitaria, libertaria, partecipativa e coinvolgente, che indicava a tanti giovani la strada per cambiare davvero l’Italia e renderla un Paese veramente moderno.

Figlio di Sindaco della Liberazione di Casalnuovo Monterotaro, vicino a Lucera, terra di Federico II, come amava ricordare, Consigliere comunale di Milano, Deputato della IX Legislatura e Senatore della X, conclusasi nel 1992, ha sviluppato la sua esperienza politica, dedicando il suo impegno alla tutela dell’ambiente, inteso in tutti i suoi profili sociali, culturali e paesistici e considerato, con straordinario intuito anticipatorio, valore prioritario ed assoluto per garantire un’esistenza libera e dignitosa, nonché precondizione irrinunciabile dell’uguaglianza.

In questa linea evolutiva del suo pensiero e della sua azione, ha fondato nel 1990 l’Associazione Verdi Ambiente e Società (e la correlata rivista Verde Ambiente, di elevato rilievo tecnico e scientifico, da lui diretta), di cui è stato Presidente fino al 2021, prima di cederne le redini a Stefano Zuppello, che prosegue, con dedizione e competenza, la sua linea.

L’impegno ambientalista di Guido Pollice era abitudine ed imperativo di vita, coniugati all’analisi delle dinamiche sociali (significativo il binomio tra ambiente e società, qualificante la sua Associazione) dispiegata in tante manifestazioni pubbliche e campagne promozionali (per tutte, l’annuale Premio internazionale di Ecologia Verde Ambiente a Sorrento, giunto alla X edizione, insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Senato, a dimostrazione del suo rilievo istituzionale, e il “Mangiasano” sulla qualità e garanzia alimentare, animato con Donato Troiano, giunto alla XVIII edizione), di cui il Casello Giallo milanese di Franco Tusino, suo illuminato ed assiduo interlocutore, ne è stato tante volte sede e testimonianza.

Ne ricorderemo gli ideali che abbiamo condiviso, unitamente alla sua naturale simpatia, spirito costruttivo e positivo, immutata fiducia nel Sol dell’Avvenire, che per lui, come per noi, non si è mai spento. Un Convegno si terrà a Parma il prossimo 21 settembre promosso da Vas Parma.

 

*Professore associato di Diritto Costituzionale nell’Università di Genova e Urbino, già vice Presidente di VAS Verdi Ambiente e Società