Decine di migliaia di cittadini italiani ed europei hanno firmato una petizione lanciata dalle principali associazioni animaliste per chiedere al governo italiano di non modificare la legge sulla caccia permettendo ai cacciatori di sparacchiare ovunque.

Le 50 mila firme adesso sono state consegnate al Senato con una lettera simbolica destinata al presidente Ignazio La Russa (un po’ come parlare al muro).

L’obiettivo è convincerlo dei danni che potrebbe creare il decreto legge in discussione che reca disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura: «In tale decreto sono stati inseriti e dichiarati ammissibili gli emendamenti in materia venatoria che prevedono di sparare agli uccelli in migrazione sui valichi montani, sottrarre i richiami vivi dalle tutele della legge, vanificare i ricorsi contro i calendari venatori illegittimi presentati da cittadini e associazioni…».

Se approvati, gli emendamenti, smantellerebbero la normativa italiana sulla tutela della fauna.